A.N.P.I. – Arcevia
25 aprile 2013
SCRIVIAMO LA LIBERAZIONE
Ottava edizione
Testo cooperativo davanti al Memoriale dell’Eccidio di Monte Sant’Angelo
Smisurata crescita
Questo è un luogo d’origine, di fondazione e di fedeltà; circa 120 cittadini (una collana di generazioni) sono qui per conoscerlo, per riconoscerlo, per ornarlo, per sentirsi parte, per interrogare e farsi interrogare, per attaccare tra di loro le storie e i pensieri.
L’organetto
Da qualche anno era atteso e finalmente è arrivato l’organetto! L’organetto è antico e popolare, sa modulare il suono, rallentando e accentuando il ritmo. Assomiglia ai sentimenti. Bella ciao si propone in una versione solenne e consapevole. L’organetto recupera la nostalgia e l’allegria di chi cantava qui, in questa casa su questo monte. Per le costruzioni individuali e collettive c’è anche un augurio in forma di saltarello.
il bollettino
Le sezioni Anpi dell’entroterra anconetano (Arcevia, Sassoferrato, Fabriano, Cerreto d’Esi e Serra San Quirico) stanno cercando nuove forme di aggregazione e di comunicazione per legare un territorio ampio e sparso, ricco di gesta poco note o poco esplorate. Il primo di questi strumenti è una rivista, la cui uscita iniziale è dedicata alla Festa nazionale della Liberazione. La prossima estate, tra luglio ed agosto, si allestirà la prima Festa delle Liberazioni, un evento in ogni città proprio nel giorno di ciascuna liberazione. L’incontro, la ricerca e l’impegno rinsaldano e fortificano.
Un’ assemblea di bambini
Si sono preparati, sono ben organizzati, sono convincenti. Ora tutte le generazioni sono rappresentate. Si rigonfiano gli sguardi degli ultimi anziani partigiani. I bambini sono a loro agio con i versi e con il canto. Bruna dice che evapora l’angoscia che non la fa dormire e che svanisce l’amarezza.
Tessiture
Con i tempi e i luoghi del mondo, fuori dalla ritualità e dalla convenzionalità, con le resistenze dei popoli oppressi, con le consistenze delle biografie degli umili (come quelle dei generosi ragazzi di Montefortino), con le pratiche quotidiane di antifascismo, attraverso i diari rinvenuti (dell’accoglienza e del salvamento), con la filigrana della fusione tra paesaggio e persone (come fu la Resistenza, strada per strada, paese per paese), con i ponti della poesia di ogni latitudine.
Da questa piazza scoscesa e irregolare
che marca e difende un territorio (per un modello di economia sostenibile e innocente), ogni anno si alza un segnale civile e sensibile di riduzione delle distanze tra cittadini e istituzioni, un appello accorato di ricomposizione comunitaria, nel senso indicato dalla illuminata magnificenza della Costituzione.
Elaborazione a cura di Angelo Verdini
I contributi sono di: Classe III e IV della Scuola primaria di Arcevia-capoluogo (con le insegnanti Giuseppina Biancini, Adriana Moscani e Cristina Carelli), Angelo Verdini, Francesco Fraboni, Ines Biemmi, , Spazio comune Arvultura, Antonella Marchi, Gianfranco Marcellini, Bruna Betti, Andrea Astraceli.
Citati i testi di: Giancarlo Bocchi (Il ribelle-Guido Picelli una vita da rivoluzionario-Testo+dvd); Francesco Scarabicchi (questa volta è una prosa perché mi pare che il momento necessiti di una riflessione estrema); Simona Baldelli (Evelina e le fate); Sandra Bonsanti (dal sito di Libertà e Giustizia); S. Faure, A. Liparoto, G. Papi (Io sono l’ultimo – Lettere di partigiani italiani/La più grande epopea della nostra storia dalle voci dei suoi ultimi protagonisti); Dino Buzzati (25 aprile 1945); Paul Eluard (Libertà); Anpi-Arcevia (raccolta dei testi cooperativi dal 2006 al 2012); il bollettino (numero unico); Memorie in cammino; Luciano Gherardi (Le querce di Monte Sole); Franco Matacotta (Fisarmonica rossa); Joyce Lussu; Bertolt Brecht; La Costituzione Italiana; Italo Calvino (Oltre il ponte); Che tempo che fa (Conversazione con Carlo Smuraglia); Associazione Teatro Giovani di Serra San Quirico.
Per contatti: Anpi-sezione di Arcevia, Corso Mazzini, 60011 Arcevia (Ancona)
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