BLUSETTA ROSA

15 maggio 2011

Saluto di Angelo Verdini, Presidente ANPI Arcevia

Un caro saluto a tutti i presenti, ai partigiani, agli antifascisti, ai rappresentanti delle istituzioni democratiche, ai cittadini.

Un caro saluto a nome di tutta l’ANPI di Arcevia, una sezione che attualmente conta 129 iscritti,

una sezione importante, autorevole, radicata, aperta, accogliente e curiosa.

Sono trascorsi 67 anni dal 1944, da quello che la tradizione storiografica chiama Eccidio di Monte Sant’Angelo, ma che in realtà ricomprende anche il martirio dei ragazzi di Montefortino e la fucilazione dei partigiani sotto le mura di Arcevia.

Ma qui il tempo si deve arrendere, perché la memoria resta commossa nei testimoni dell’epoca, resta viva nei ricercatori e negli storici, resta generatrice negli scrittorie negli artisti, resta trepida nell’ANPI, che accoglie e conserva il ricordo intero della Resistenza italiana al nazifascismo intriso di dittatura e di guerra offensiva, resta fondante in tutti i cittadini democratici, che ispirano la loro vita, pubblica e privata, ai valori della Costituzione Repubblicana.

Leggendo un libro di Vilfredo Caimmi, partigiano combattente su questi nostri cari monti, scopertosi come grande narratore negli ultimi anni della sua vita, ho appreso un dettaglio attendibile e verosimile: la blusetta rosa che Palmina Mazzarini indossava sul suo gracile corpo al momento di essere trucidata a sangue freddo a sei anni.

Questa blusetta rosa riempie e colma gli occhi della Storia,

trasformandosi in monito severo e perenne per  i denigratori di ogni specie, per i minimizzatori di professione, per chi è abituato a intorbidare le acque,

trasformandosi in appello gentile e determinato per tutti coloro che apprendono praticano il mestiere onesto della cittadinanza attiva,

trasformandosi in simbolo delicato, che richiama la bellezza felice ed austera  dei diritti e dei doveri civili,

trasformandosi in interrogazione dolente ed urgente, cui dobbiamo saper rispondere:

 noi siamo preparati, questa piazza consapevole e bella è preparata,

perché siamo tenaci, perché siamo docili a prendere le sue forme, perché conosciamo l’indignazione, il coraggio e la pietà, perché siamo e vogliamo restare umani, perché crediamo nella pace, perché siamo inermi, ma imbattibili!

Viva la Resistenza, viva la Costituzione, viva la Democrazia!!!