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66° Anniversario Eccidio Monte Sant’Angelo

Saluto del Presidente ANPI Arcevia, Angelo Verdini

Un caro saluto a tutti i presenti, un saluto fraterno, un saluto di pane e di cuore, un saluto che vi restituisce l’intera importanza della Vostra presenza.

Subito un pensiero commosso e pieno di riconoscimento ai sei partigiani della nostra sezione, che ci hanno lasciato nell’anno trascorso dall’ultima Commemorazione. Ricordo

Francesconi Giuseppe

Gagliardini Cesarina

Muzi Olivio

Pulcinelli Stefano

Ricci Alvaro

Romani Silio

Per il tempo stretto di questo saluto, per la densità dei richiami e dei significati avevo bisogno di un criterio organizzatore dei pensieri e l’ho trovato in una canzone dei GANG, importante gruppo rock marchigiano, che – tra le tante belle cose fatte- ha dedicato una splendida e struggente ballata alla famiglia Mazzarini, sterminata senza alcuna pietà, il 4 maggio di sessantasei anni fa. La canzone si intitola “Iside” ed è dedicata a Iside Viana, antifascista morta in carcere nel 1931. Le parole ricorrenti nel testo che ho scelto sono: SOGNO, PIAZZA e ARCOBALENO.

Provo a declinare il SOGNO.

 Il sogno al tempo dei giovanissimi partigiani era la fine della guerra, la fine della dittatura, era un mondo di giustizia sociale e di libertà, era un mondo di fratellanza. Ancora oggi questo sogno è attualissimo, è un sogno nobile, merita rispetto e riconoscimento. Nostra è la responsabilità di non interromperlo, di non spezzarlo, di saperlo accogliere nelle forme e nei contorni che più si addicono alle interrogazioni della contemporaneità.

Provo a declinare la PIAZZA

Ogni gruppo partigiano era caratterizzato dalla voglia di partecipare, dal desiderio forte dell’incontro, dalla fame del confronto, dell’elaborazione,della costruzione, dell’apprendimento, del progetto. La piazza offre sicurezza,energia anche per arginare e contrastare chi la vuole spenta e deserta. Nella piazza si svela la cittadinanza autentica e virtuosa, fermenta la democrazia, sorretta dal coraggio e dalla reciprocità dei sentimenti verso il bene comune. La piazza è anche festa, festa della mente intelligente, festa dell’immaginazione, festa della convivialità: tutto questo si troverà alla seconda Festa nazionale dell’ANPI, che si terrà in Ancona dal 24 al27 giugno 2010.

Provo a declinare l’ARCOBALENO

I colori dell’arcobaleno sono eterni, sono diventati il segno estremo dell’utopia della pace, nella loro trama di rigore e fantasia, che camminano insieme e che sventolano insieme.

Alla memoria di un partigiano importante per Arcevia, Arnaldo Giacchini, l’ANPI che presiedo ha dedicato una SCUOLA DI PACE, che ha già iniziatola sua attività e che prevede il prossimo appuntamento per il 2 giugno, festa della Repubblica e della Costituzione. Anche con questo strumento si può continuare a mettere in comunicazione le pietre delle lapidi e gli orizzonti, ad ammirare la delicata bellezza e la furia delle narrazioni che ne scaturiscono.

L’arcobaleno non è mai effimero. Ci dispiace quando svanisce,ma siamo certi che presto ritornerà, incessantemente ai nostri occhi e in tanti altri luoghi: è una garanzia di futuro, di tempo a venire, niente e nessuno potranno distruggerlo. Tra queste colline compare spesso e ci accompagna con quella sorta di meraviglia che ha il potere di alimentare ed allertare la curiosità e il desiderio di mondi alternativi, più luminosi, verso i quali devono orientarsi la fiducia e l’ottimismo delle nostre opere e dei nostri giorni.

Onore perenne alle vittime dell’Eccidio di Monte Sant’Angelo, Viva la Resistenza, Viva la Costituzione nata dalla Resistenza!!!

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